Famiglia e lavoro
- Tipologia
- dipinto
- Numero d'inventario
- Numero:
- 2350
- Inventario:
- CCL
- Parcella
- 237
- Sezione
- Lugano - Lugano
- Indirizzo
- Piazza Riforma 1
- Tutela
- Tutela:
- cantonale, in vigore
- Autore
- Leins Rosetta
- Storia
Nel 1939, nell’ambito della Hilfsaktion, fu indetto un concorso per la decorazione della futura Sala dei matrimoni di Palazzo Civico. Il programma, promosso dal Dipartimento federale dell’Interno in accordo con la Municipalità di Lugano, fu pubblicato nel dicembre dello stesso anno e prevedeva che i partecipanti ammessi potessero scegliere liberamente il soggetto, tenendo comunque in considerazione lo scopo del locale.
Il 26 e il 27 marzo 1940 la giuria si riunì per esaminare i 45 progetti pervenuti. Dopo diversi turni di eliminazione rimasero in gara nove proposte e, dal momento che nessuno dei progetti selezionati prevaleva sugli altri, la soluzione fu di invitare a un secondo concorso sei artisti scelti tra i nove finalisti. Si trattava di Emilio Beretta, Pietro Chiesa, Ugo Cleis, Rosetta Leins, Bruno Morenzoni e Luigi Taddei, ai quali la giuria chiese di ripresentare i propri lavori con le migliorie auspicate.
Quasi un anno più tardi, il 28 febbraio 1941, la giuria si riunì nuovamente per esaminare i sei progetti e predilesse le proposte presentate da Rosetta Leins, Ugo Cleis e Pietro Chiesa.
In quell’occasione si decise di indire un terzo concorso invitando i tre artisti a perfezionare ulteriormente i loro bozzetti fornendo maggiori dettagli entro la fine di maggio. In giugno fu definitivamente premiato il progetto Famiglia e lavoro nel quale la giuria riconobbe «una bella unità di composizione, sposata ad una felice colorazione. Indovinata la scelta del soggetto».
Il 10 ottobre 1943 si inaugurò ufficialmente la nuova Sala dei matrimoni, alla presenza di rappresentanti delle autorità comunali, del Consiglio di Stato, del Dipartimento federale dell’Interno e di molte altre personalità di spicco della cultura ticinese ed elvetica.
Rosetta Leins fu una delle rare donne in Svizzera a cui all’epoca venne affidata l’esecuzione di una decorazione murale di dimensioni rilevanti in un edificio pubblico.
- Dimensioni
- Unità di misura:
- m
- Altezza:
- 3
- Larghezza:
- 29
- Annotazioni:
- Dimensione oggetto
- Modalità di acquisizione
- Concorso del 1941
- Descrizione fisica
- Per la Sala dei matrimoni di Palazzo Civico, la Leins concepì una decorazione pittorica che si estende sulle quattro pareti della sala: si tratta di un grande dipinto a soggetto allegorico intitolato Famiglia e lavoro in cui scene di vita rurale si intrecciano con tematiche legate al matrimonio. La prima parete è dedicata al corteggiamento, con tre ragazze che ascoltano una serenata improvvisata eseguita dagli uomini del paese. La musica allieta il giorno di festa e predispone chi entra nella stanza all’ascolto delle promesse matrimoniali. La parete principale e più grande è dedicata alla famiglia, da quella di origine dei novelli sposi, alla nuova famiglia che creeranno, perpetuando così l’eterno cerchio della vita. Raffigura madri che accudiscono i bambini, una maestra che tiene scuola all’aperto, padri che ritornano dal lavoro, un pescatore che controlla la sua rete e, ai due lati della scena, dei bambini che si godono le ore libere in campagna. La terza parete è dedicata al lavoro agreste, fondamentale per la vita quotidiana di molti ticinesi, che comprende l'allevamento, il raccolto e il lavoro nei vigneti. Queste attività, umili ma indispensabili, sono ritratte con nobiltà e solennità, esaltando la dimensione etica del lavoro umano. Queste sono anche le occupazioni che sostentano i giovani sposi, che in questa sala si scambiano le promesse, e che a loro volta trasmetteranno ai propri figli. Le scene sono collegate tra loro dalla scelta cromatica, che si risolve in delicate sfumature dai toni bruni e verdastri, e dal medesimo paesaggio in cui sono ambientate: una campagna bucolica e verdeggiante con bellissimi ciuffi d’erba e maestosi alberi che prosegue anche sulla quarta parete. Quest’ultima è occupata da tre finestre e l’artista vi inserisce soltanto un paesaggio naturale con delle rondini in volo.
- Bibliografia
- La solenne inaugurazione ufficiale della nuova sala dei matrimoni nel palazzo Civico, Gazzetta Ticinese", 11 ottobre 1943
AA.VV., Künstler Lexikon der Schweiz XX. Jahrhundert, Frauenfeld, 1963-1967, ad vocem, p.569
Nota mesta, "Giornale del Popolo", 10 dicembre 1966
A.Casè, Riposta per sempre la Tavolozza di Rosetta Leins, "Giornale del Popolo", 27 dicembre 1966
La scomparsa della pittrice Rosetta Leins. Un lutto per tutta l'arte, "Eco di Locarno", 27 dicembre 1966
La morte della pittrice Rosetta Leins, "Corriere del Ticino", 28 dicembre 1966
A.Gili-G.Rossi-L.Ferraresi, Lugano Palazzo civico, Lugano 1988, p. 299 ill.
AA. VV., Sala matrimoni di Palazzo Civico, ('Con cura', 4), Lugano 2024
- Materia e tecnica
- Affresco
- Committente
- Città di Lugano
- Note
In "Gazzetta Ticinese", 11.10.1943, viene riportato in parte il discorso di A.Giacometti su tutto il ciclo di affreschi di Rosetta Leins.
In "Eco di Locarno", 27.12.1966, viene riportata la commemorazione di Aldo Patocchi alla RSI."
Fotografie: Aline d'Auria
- Responsabilità
- Data compilazione:
- 14.02.2022
- Azione:
- creazione
- Compilatore:
- Alamia Federica
- Data compilazione:
- 10.10.2025
- Azione:
- revisione
- Compilatore:
- Alamia Federica
- Data compilazione:
- 13.10.2025
- Azione:
- revisione
- Compilatore:
- Francine Bernasconi