I sarcofagi monolitici sono ascrivibili all'età imperiale romana e tardoantica. Nella maggior parte dei casi coperchi e cassoni si trovano disgiunti e in situazioni di rimpiego all'interno dei centri abitativi. Il contesto di ritrovamento di questi pezzi é sconosciuto e le informazioni sulla loro collocazione originaria sono scarse.
Il sarcofago monolitico é una forma fi sepoltura dispendiosa e di prestigio. la produzione ha costi elevati. In Ticino in età imperiale doveva esserci una committenza con mezzi economici necessari per questo tipo di monumento.
La maggior parte di questi sarcofagi oggi sono in situazione di rimpiego, utilizzati soprattutto come vasche e lavanderie.
La fontana sarcofago di Liron prima era situata in una strada appartata, finché non l'hanno trasportata nel centro del paese. Sul pilastro della fontana si legge la data del 1833. Questa dovrebbe significare l'arrivo in paese dell'acqua potabile limitatamente all'uso pubblico.
Descrizione fisica
Fontana la cui vasca sarebbe un sarcofago. Sul territorio del Canton Ticino sono presenti diversi sarcofagi monolitici realizzati in gneiss o granito. Gli esemplari di sarcofago monolitico presenti sul territorio ticinese appartengono al tipo di sarcofago detto "a cassa rettangolare liscia" e sono caratterizzati da cassoni di forma rettangolare con testate interni semicircolari, e nella maggior parte dei casi, con un listello rialzato sul lato superiore per l'alloggio del coperchio.
Bibliografia
Sarcofagi monolitici di epoca romana sul territorio del Cantone TIcino, a cura di Samuele Cambianica, Associazione archeologica ticinese, bollettino AAT.36.2024; Cadro con stampa e dassone "comuni scomparsi", a cura di Ilario Borelli, Lugano 1987, pp 145-146; La fontana nel Ticino, a cura di Giuseppe Mondada, 1970, p. 32-33.
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