Via Nassa 66, Palazzo vescovile

Descrizione
A metà Ottocento è la casa d'abitazione di Giuseppe Radice, municipale di Lugano, poi diventa proprietà della famiglia Vanoni. Dal 1873 ospita il Collegio femminile Rigola-Parini, sostituito nel 1879 dall'Istituto femminile Vanoni, poi Sant'Anna, diretto dapprima da Cherubina Sala di Milano e dal 1881 dalle suore di Menzingen. L'Istituto è trasferito nel 1886 in Via Pietro Peri 21.
Il 17 maggio 1886 la proprietaria Antonia Vanoni dona l'edificio al Cantone per adibirlo a sede vescovile o per ospitare altre istituzioni diocesane, con il patto che il vescovo mantenga la sua residenza stabile a Lugano (rogito avv. Francesco Albrizzi). Il palazzo ospita dall'anno seguente il seminario vescovile.
Nel 1904 l'edificio è trasformato in palazzo vescovile su progetto dell'arch. Emilio Zanini e nel 1918 si eseguono altre opere di riattamento. Nel 1938 la Sede vescovile è trasferita nel nuovo palazzo edificato in Via Borghetto 6. Sopra il portale principale sono ancora presenti le insegne papali ed episcopali. Orna la cappella un affresco di Guido Gonzato del 1940.

Bibliografia: Guida d'arte della Svizzera italiana, Bellinzona 2007, pp. 299-300; INSA; "Gazzetta ticinese", 25 giugno 1879, 18 maggio 1886.

Tipologia luogo:

Relazioni

Fotografia

Iconografica