Hôtel du Parc et Beau-Séjour

Descrizione
All'incrocio tra Riva Antonio Caccia e Via Antonio Adamini sorgeva la villa Vassalli-Cerutti, costruita tra il 1795 e il 1810 per l'omonima famiglia milanese. Acquistata da Alexander Béha nel 1874, diventa dépendance dell'hôtel Du Parc con il nome di Villa Beau-Séjour. Ampliata nel 1902-1904 (arch. Paolito Somazzi) per gli albergatori Ehret e Zähringen, prende il nome di Hôtel du Parc & Beau-Séjour. Sempre dell'arch. Somazzi è il progetto dell'ala a padiglione aggiunta nel 1906. Il giardino è riorganizzato in stile neoclassico nel 1909. Con i suoi 160 letti, quello stesso anno è il terzo albergo di Lugano, il più grande se non si considerano le dépendances dei due maggiori alberghi: Grand Hôtel Palace e albergo Walter. Tra il 1920 e il 1930 viene costruito un locale per dancing in stile art déco, su progetto dell'arch. Americo Marazzi. L'edificio è demolito nel 1963.

Nel 1894, dal 15 al 21 aprile, e nel 1895, dal 17 al 19 marzo, vi soggiorna l'imperatrice Elisabetta d'Austria (Sissi). Scriveva la "Gazzetta ticinese":
16 aprile 1894 - Ieri mattina col treno da Genova, è giunto alla villa Beau Séjour dell’albergo del Parco, S. M. l'imperatrice d'Austria con seguito numeroso per un soggiorno; essa viaggia incognita sotto il nome di contessa di Hohenembs. L'imperatrice Elisabetta-Amelia-Eugenia è nata il 24 dicembre 1836 dal duca Massimiliano Giuseppe di Baviera e sposò il 24 aprile 1854 Francesco-Giuseppe imperatore d’Austria.

17 aprile - La visita d'un augusta sovrana, e la simpatia che essa addimostra al nostro bel paese, ispiró ad alcuni corrispondenti esteri la gloriosa idea di manifestare un po' il pubblico viaggiatore a scapito del Ceresio... Infatti fin da ieri parecchi giornali dei laghi vicini annunciavano la partenza dell’impe­ratrice dai nostri lidi: lo scopo di tale manovra po­co pulita è evidente, e perciò non ce ne occupiamo. Avviso però ai lettori: l'illustre ospite per intanto, come già pubblicò questa mane il Secolo,
non pensa a lasciarci, ma si trova bene fra noi e fa delle lunghissime escursioni pedestri nei dintorni, dando prova della fenomenale e ben nota sua maestria in ogni esercizio fisico. Escursioni come Salvatore-Ciona-Carona-Carabbia-Lugano, e Lugano-Agra ritorno, di­mostrano bene, che l’ottima equitatrice e fox unter è anche alpinista provetta.

19 aprile - Ave, Caesar, morituri te salulant - ed è davanti ad una maestà imperiale, che l'Esposizione Perma­nente di Belle Arti di Lugano cade ferita dall’apatia dei tempi, fiera e superba come il gladiatore romano.  Ieri nel pomeriggio l’Imperatrice e Regina d’Austria-Ungheria visitava due volte con grande inte­ressamento l'Esposizione permanente e dopo poco d'ora la contessa Janka Mikes, sua dama d'onore, vi si recava in suo nome per acquisti e commissioni. Del pittore Ferri acquistava uno dei migliori di­pinti che figurano alla Esposizione, fattura squisita di quel suo pennello privilegiato, che alla sponta­neità del pensiero, alla correttezza del disegno, alla forza del colorito sa accoppiare tanta evidenza e tanto risalto, che sembrano vive e vere le cose da lui di­pinte. Dai fratelli Chiattone faceva acquisto del modello di una statua grande al vero, dando loro al tempo stesso la commissione di riprodurla in marmo finis­simo in dimensioni uguali e forse più grandi, secon­do verrà fissato dalla stessa Imperatrice, quando avrà veduto l’effetto che farà, sul posto cui lo destina, il modello che partirà con essa per Vienna sa­bato prossimo. La statua rappresenta una donna in piedi, colla testa e lo sguardo inchinati; le mani, conserte in do­loroso abbandono, cadono quanto lo consente la lun­ghezza delle braccia, stringendo un ramo di palma, che sale sul petto ove si tronca e ricade come sim­bolo di una vita precocemente spezzata. È una figura nobilissima, nel panneggiamento severo e corretto, che tutta l'avvolge, pur lasciando intravedere l’egregia modellatura del corpo. È l’espressione viva e vera di un dolore supremo, che non ha conforto nel tempo, nè scema di intensi­tà, per quanto la fede e la virtù lo facciano rasse­gnato e sommesso. L’Augusta Donna, infelicissima fra le madri, deve aver trovato in quest'opera dei Chiattone qualche cosa come di sè medesima e dall'anima sua contristata. La contessa Janka Mikes ebbe cortesissime parole per gli artisti, ed anche a nome della sua Sovrana espresse loro tale interessamento che i Chiattone pos­sono non solo meritamente compiacersene, ma anche averne argomento di buone speranze per l'avvenire, avendo l'Imperatrice richiesto di farle tenere le fo­tografie delle opere già da loro eseguite, non solo, ma anche di quelle che produrranno in seguito.

20 aprile - L’imperatrice d’Austria-Ungheria approfittando della bella mattinata, ha fatto oggi un'escursione alla vetta del Generoso accompagnata da tutto il suo seguito, approfittando del piroscafo ordinario per Capolago. L'illustre viaggiatrice lascerà domattina la no­stra città per rientrare direttamente in Austria per la via del Gottardo e dell’Aalrberg. Partirà dalla no­stra stazione alle ore 9.20 con treno speciale.

23 aprile - Si scrive da Lugano al Corriere della Sera di Mila­no che la partenza dell'imperatrice d’Austria «fu improvvisa poiché tutto era disposto per un soggior­no più lungo». Noi non sappiamo a quale scopo il corrispondente luganese del Corriere della Sera tenda, nel'annunciare questa partenza improvvisa della sovrana au­stro ungherese. Ciò che per altro crediamo dover constatare, si è che, quando l'illustre viaggiatrice lasciò Mentone per recarsi nella nostra città, i gior­nali italiani annunciarono che essa vi si sarebbe fermata soltanto due giorni, poi, subito il giorno
appresso al suo arrivo in Lugano, alcuni di essi ne annunciarono la partenza, il che venne smentito dal nostro Bh. nell’Eco del 17 aprile. Durante poi il suo soggiorno in mezzo a noi l'augusta viaggiatrice passeggiò liberamente per le nostre contrade e nei dintorni, talvolta accompagnata da una sola dama del suo seguito, tal'altra in compagnia di più persone, entrando nei negozii ed anche in diversi esercizi pubblici, non solo senza essere menomamente molestata, ma dovunque fatta se­gno di quella schietta e cortese deferenza che è una dote caratteristica della nostra popolazione. Per quanto riflette l'improvvisa partenza, sap­piamo che l'itinerario del suo viaggio per la Sviz­zera era stabilito per lo meno fino da mercoledì della passata settimana, che giunse a Lugano il giove­dì, nel qual giorno fu consegnato ad una Tipo­grafia della nostra città per essere riprodotto in diverse copie, e che la notizia della partenza nel mattino del sabbato era comunicata ai giornali ita­liani e svizzeri lo stesso giorno. Il voler quindi qualificare d'improvvisa una par­tenza fatta in simili condizioni ci sembra per lo meno strano, e fa sorgere il dubbio che possa es­sere motivata da un sentimento tutt’altro che sim­patico verso la nostra città.

23 aprile - È partita l’imperatrice, riportando seco le migliori impressioni del suo soggiorno fra noi: tanto vero, che fin d'ora prese le sue disposizioni per una visita prolungata a Lugano in altra stagione.

17 marzo 1895 - Oggi col diretto discendente delle 4.40 della ferrovia del Gottardo, è arrivata nella nostra città l'imperatrice Elisabetta d'Austria-Ungheria. Partita ieri da Territet (Vaud) ove ha soggiornato, come si sa, per qualche tempo, pernottò la scorsa notte a Lucerna, donde ripartì questa mattina. Alla nostra stazione era accorso un discreto numero di curiosi. Appena scesa dal vagone l'imperatrice salì in un landeau e si avviò immediatamente verso l'Albergo Beau Séjour, ove da alcuni giorni erano trattenuti degli appartamenti a sua disposizione.
A quanto ci si assicura, l'imperatrice d'Austria si tratterrà un paio di giorni nella nostra città, poi andrà a Genova per imbarcarsi per Corfù. L'imperatrice Elisabetta-Amelia-Eugenia, figlia del duca Massimiliano Giuseppe di Baviera, è nata il 24 dicembre 1837.

18 marzo - L'imperatrice d'Austria-Ungheria, malgrado il vento forte, ha fatto questa mattina un'escursione a piedi fino alla vetta del S. Salvatore. Nel pomeriggio doveva pur fare una gita sul lago con un piroscafo speciale, ma vi rinunciò per il vento. L'illustre viaggiatrice si sarebbe espressa in termini assai simpatici per il nostro paese e si sarebbe manifestata assai soddisfatta del suo soggiorno fra noi.

20 marzo - L'imperatrice d'Austria è partita ieri mattina col diretto delle 9.45. Mentre il suo seguito saliva alla stazione in landeaux, l'illustre viaggiatrice vi si avviava a piedi accompagnata da un signore, passando per la città. Essa si è fermata a Como, ove si è imbarcata sul piroscafo Unione, diretta al Grand Hotel Bellaggio. Vi si fermerà due o tre giorni.

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