Villa Ciani

Descrizione
Nel luogo su cui sorgeva un castello di epoca sforzesca distrutto dagli Svizzeri nel 1517, nel XVII secolo fu edificata la villa dei Beroldingen, famiglia di Uri che fino al 1798 aveva detenuto la carica di cancelliere della Comunità di Lugano. Nel 1751 passò alla famiglia Farina, patrizia di Lugano. Il prelato luganese Modesto Farina, in seguito alla sua nomina (1821) a vescovo di Padova, affittò la villa al governo cantonale (1827-1833) e più tardi alla Tipografia Ruggia e ai fratelli Giacomo e Filippo Ciani (1833-1839).
Giacomo e Filippo la fecero ristrutturare nel 1840 per trasformarla nella loro residenza privata, affidandone il progetto all’architetto milanese Luigi Clerichetti, cui si deve anche l’Hôtel du Parc (1851-53). Passata in seguito all’erede Antonio Gabrini, nel 1912 fu venduta alla Città di Lugano e da allora è stata utilizzata alternativamente come museo storico, museo di belle arti o edificio di rappresentanza. In seguito alla costruzione dell’attiguo Palazzo dei Congressi (1968), fu demolito il maneggio a pianta poligonale attaccato alla villa. Vi si conservano alcuni soffitti dipinti, tra gli altri, da Luigi Scrosati.

Tipologia luogo:

Relazioni

Fotografia

Iconografica

Architettura

Opera d'arte